giovedì 1 aprile 2010

I disegni italiani di Escher

Maurits Cornelis Escher è ricordato per i suoi disegni e le sue incisioni "assurde", trasfigurate da un'irrealtà verosimile e matematica. Meno conosciuti sono i suoi disegni giovanili che rivelano soluzioni e scorci che il grafico olandese attuerà negli anni successivi. In particolare vorrei sottolineare gli splendidi fogli realizzati durante il suo periodo in Italia, dal 1922 al 1935; nel 1922, un anno cruciale nella sua vita, Escher visitò l'Italia (Firenze, San Gimignano, Volterra, Siena, Ravello, Abruzzo e Molise) e la Spagna (Madrid, Toledo, Granada). Fu impressionato dalla campagna italiana e dall'Alhambra di Granada, famoso palazzo moresco del Trecento.

Escher viaggiò regolarmente in Italia anche negli anni seguenti realizzando visioni degne di un viaggiatore del gran tour, immagini fedeli eppur contenenti già temi e tensioni interne degne delle sue realizzazioni più famose. Forti chiaroscuri, scorci particolari, prospettive allucinate, segni incisivi. Splendide le vedute di Roma, dalle quali esce fuori una città quasi noir; per campanilismo, inoltre, vorrei segnalare anche lo splendido disegno del castello di Cerro al Volturno, in Molise.


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