giovedì 17 settembre 2009

San Sebastiano icona gay?

"Considerato terzo fra i sette difensori della Chiesa nella catalogazione di Gregorio Magno, compatrono di Roma dopo Pietro e Paolo, Sebastiano, soldato e martire di Cristo, figura affascinante nella storia e nella leggenda, ritorna nell’arte con incredibile frequenza. La copiosità delle immagini è alimentata dal terrore per la peste, contro cui viene invocato quale protettore. Il timore del male contagioso, flagello che in antico ricorre con incredibile periodicità, determina la scelta di un intercessore che quale avvocato implori l’immunità o la cessazione del male, ritenuto dalla credenza popolare un segno della collera celeste oppure un castigo imposto al mondo per le sue colpe… Sebastiano pertanto viene rappresentato giovane o vecchio, imberbe o barbuto, gracile od atletico; le sue vesti sono quelle di un gentile cavaliere o di un rude soldato, di un garbato paggio o di un aristocratico ufficiale; nella persecuzione si rivela come un martire paziente o sconvolto dal dolore, astratto o terribile, suadente o minaccioso" (in "Bibliotheca Sanctorum").

Questa è la lettura ufficiale della Chiesa; chiedendomi però da dove venisse la sua relazione col mondo gay, evidente nell’iconografia di molte opere contemporanee, ho scoperto questo link.

Se ne deriva che nell’agiografia non vi sono motivi per avvalorare questo legame, nato probabilmente circa un secolo fa in relazione al Martyre de saint Sébastien (parole di Gabriele D'Annunzio, musiche di Debussy) che dipinge Sebastiano come un "favorito" dell'imperatore; da qui il celebre film Sebastiane di Derek Jarman). Di certo vi sono rimandi nell’iconografia rinascimentale del santo: è il Rinascimento infatti che lo "inventa" come santo nudo, scegliendo il momento in cui è già stato spogliato e legato a far da bersaglio. Se a ciò uniamo l’inconscio legame tra frecce e penetrazione il gioco è fatto. L’esempio più clamoroso, ma anche quello artisticamente più bello, è la tela del Sodoma; volendo però di esempi se ne trovano molti, giungendo fino all’arte contemporanea.

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In questo utilissimo sito l’iconografia di San Sebastiano nell’arte italiana, con più di 7000 opere catalogate. (link). Qui il contraddittorio.

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